mercoledì 31 ottobre 2007

Un trattore FIAT per Papa Benedetto...


GALLERIA FOTOGRAFICA DI REPUBBLICA.IT

VATICANO: UN NUOVO TRATTORE FIAT AIUTERA' INSERVIENTI PER UDIENZE PAPA

(ASCA) - Roma, 31 ott - Le udienze e gli incontri pubblici di papa Benedetto XVI potranno contare da oggi su un nuovo sostegno meccanico: un modernissimo e potente trattore Fiat della New Holland, societa' del gruppo Fiat che si occupa della costruzione di mezzi pesanti.
Un esemplare unico, le cui chiavi sono state simbolicamente consegnate al pontefice al termine dell'udienza generale in Vaticano dall'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. Il trattore, modello T7050 avra' il compito di trainare e posizionare l'enorme e pesante pedana mobile (di circa 17 tonnellate) posta sul sagrato di piazza San Pietro in occasione delle cerimonie pubbliche papali. Un mezzo, completamente bianco e con l'effige papale che lo stesso Benedetto XVI ha guardato stamane divertito mentre Marchionne spiegava funzioni e potenzialita'.

lunedì 29 ottobre 2007

"Incidenti" diplomatici: il Presidente del Paraguay perde la valigia con il regalo per il Papa :-)


PAPA/ UDIENZA A PRESIDENTE PARAGUAY, MA IL REGALO RESTA A PARIGI
Piccolo 'incidente', valigia con dono smarrita in aeroporto

Città del Vaticano, 29 ott. (Apcom) - Piccolo 'incidente' in Vaticano: questa mattina il Papa ha ricevuto in udienza il presidente del Paraguay, Nicanor Duarte Frutos, che non ha potuto consegnare il suo regalo al Pontefice.

Motivo? Il dono - un poncho tradizionale dipinto in 60 colori - era custodito in una valigia che, a causa di uno sciopero aereo in Francia, è rimasta all'aeroporto di Parigi.

La delegazione del presidente, infatti, è partita da Parigi venerdì scorso. Ma a causa di uno sciopero del traffico aereo, 7 bagagli su 10 sono stati persi. A nulla sono valsi i controlli di sabato e domenica all'aeroporto parigino.
Le valigie smarrite erano circa 10mila e non è stato possibile rintracciare quella del presidente sudamericano contenente il regalo per il Papa. Ma la delegazione paraguayana ha assicurato ai collaboratori del Pontefice che il regalo arriverà.

"Benvenuto, signor presidente. Molte grazie per la sua visita", ha esordito Benedetto XVI accogliendo il capo di Stato, accompagnato dalla moglie Maria Gloria Penayo e da una delegazione di 16 persone. "E' un onore incontrarla Santo Padre", ha risposto il presidente del Paraguay. "Il Paraguay è un grande paese cattolico", ha detto il Papa iniziando il colloquio privato nella Biblioteca in Vaticano, durato circa 25 minuti.

Al termine dell'udienza con il Papa, il presidente Duarte Frutos ha incontrato il segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone.

lunedì 22 ottobre 2007

Lo chef del Papa fa incetta di medaglie


ZEVIO. Una medaglia d’oro e una d’argento agli internazionali d’Italia

Lo chef del Papa fa incetta di medaglie

Fabio Groppi, mago dei fornelli di Volon, è oggi uno dei nomi blasonati della cucina internazionale

E’ sempre più ricco il carniere del “mago dei fornelli” Fabio Groppi.
Agli Internazionali d’Italia disputati a Marina di Massa, lo chef di Volon ha inanellato una personale medaglia d’oro e una d’argento.
Non solo: nel corso della stessa kermesse, la squadra di Groppi della Federazione cuochi di Verona, che presiede, ha vinto una medaglia d’oro e quattro di bronzo. Già nel 2006 Groppi aveva vinto il bronzo agli Internazionali, nella categoria a squadre.
Alle medaglie più o meno preziose, l’insegnante dell’Istituto alberghiero Stimmatini di Verona antepone il privilegio d’aver cucinato per papa Benedetto XVI durante la visita a Verona dell’ottobre scorso. Il pontefice predilige piatti semplici e vegetariani.
Ecco quale fu il menù del banchetto papale, che vide quasi una ventina di cardinali e vescovi intorno al tavolo col pontefice: fondi di carciofo con spuma alla zucca, fonduta di Monte veronese, risotto all’amarone, tortellini di Valeggio, filetto di vitello all’olio e agrumi, patate, millefoglie.
La grande foto che ritrae Groppi a tu per tu con Benedetto XVI è in bella mostra nel ristorante “Alla pesa” di Volon, che lo chef gestisce per conto dei suoceri.
Groppi, di origini piemontesi, è figlio d’arte: suo nonno cucinò per Grace Kelly. Primo ristorante tutto suo a 22 anni, entrò presto nelle guide “Veronelli” e “Gambero rosso”.
Nel 2000 l’incontro con Fabio Tacchella, team manager della Nazionale cuochi e celebre ristorante a Stallavena: ne diventerà braccio destro per anni.
Il ristorante di Volon coniuga uno chef blasonato con un locale non di lusso di un piccolo centro.
«Anche un’utilitaria può nascondere un motore di grossa cilindrata, regolabile a seconda delle richieste», osserva Groppi.
La sua filosofia è conciliare insegnamento, consulenze tecniche e attività in proprio, rimanendo accanto il più possibile alla moglie Lisa Rodini, ex campionessa di pallavolo, e al figlioletto nato da poco.
Il piatto più gettonato dai frequentatori del ristorante «Alla Pesa» è il risotto all’amarone che deliziò papa Benedetto.
Il menù del locale non è scritto: lo chef preferisce spiegare di persona come amalgama i vari sapori
.
Groppi prepara tutto con le sue mani, anche pane e dolci. Più che sui grandi numeri, dice di preferire qualità, piacere di stare ai fornelli senza frenesie, privacy della clientela. Che arriva da ogni dove, grazie al passaparola. P.T.

© Copyright L'Arena, 22 ottobre 2007

giovedì 18 ottobre 2007

Il sogno di Lilli Gruber: intervistare Papa Benedetto


(nella foto l'allora cardinale Ratzinger con la giornalista, ora parlamentare europea, Lilli Gruber)

Lilli Gruber in marcia per diventare papista

Dietlinde Gruber, conosciuta dal grande pubblico televisivo e non con il diminutivo Lilli, ora è diventata papista. La parlamentare europea di sinistra, già mezzobusto «di tre quarti» del piccolo schermo, l'altro pomeriggio ha moderato nella sala della Protomoteca in Campidoglio l'incontro dedicato alla presentazione del libro di Marco Politi intitolato «Papa Wojtyla. L'addio». Accanto a lei, il numero uno della comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi e il cardinale francese Jean-Louis Tauran. Di cosa si tratta, di un'improvvisa conversione sulla via di Damasco da parte dell'ex telegiornalista?
Chi la conosce bene, a Bruxelles, racconta di un progetto che sarebbe carissimo alla Gruber: intervistare all'interno del Vaticano, per un canale televisivo della Germania, Papa Joseph Ratzinger. E con lei Benedetto XVI potrebbe parlare nella sua lingua madre, il tedesco, e non in italiano. Per questa lenta ma inesorabile marcia di avvicinamento al pontefice serve però una serie di «manifestazioni d'interesse» al mondo della Santa Sede, e così è iniziata, si dice, la ricerca a rendersi protagonisti di partecipazioni a dibattiti, presentazioni ed eventi religiosi legati al mondo e alle attività della chiesa cattolica.

© Copyright Italia Oggi, 18 ottobre 2007

Piu' che presentare i libri di Politi, la Gruber dovrebbe spiegare a noi, ma soprattutto al Papa, come mai si e' scagliata contro il Pontefice subito dopo la lectio magistralis di Ratisbona...

mercoledì 17 ottobre 2007

La curiosità: clochard si arrampica su San Pietro e sveglia il Papa


CLOCHARD SI ARRAMPICA SU S.PIETRO E SVEGLIA IL PAPA

Benedetto XVI e' stato svegliato questa mattina da rintocchi imprevisti di campane. Grazie alle impalcature posizionate per i restauri, un clochard, che da anni vive a Roma senza fissa dimora, si e' infatti arrampicato verso le cinque di questa mattina sull'Arco delle Campane, dove e' riuscito a far muovere il batacchio di una delle campane di sinistra della Basilica di San Pietro. Il cittadino francese, che tra l'altro era completamente nudo oltre che ubriaco, e' stato bloccato dagli uomini della gendarmeria vaticana e consegnato alle autorita' italiane e poi sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio.


Nudo e ubriaco «espugna» San Pietro

All'alba un francese è riuscito a salire fino a uno dei tre ingressi del Vaticano facendo suonare un a campana

ROMA - Nudo e completamente ubriaco è riuscito all'alba a «espugnare» San Pietro facendo suonare una delle campane del Vaticano. Protagonista della curiosa vicenda un cittadino francese senza fissa dimora nella Capitale. L'uomo è riuscito a salire fino all'Arco delle Campane, che si trova sulla sinistra della Basilica di San Pietro, prima di essere bloccato, in evidente stato confusionale, dai gendarmi della Guardia Svizzera, che lo hanno consegnato alle autorità italiane. Il francese è stato quindi sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio. L'Arco delle Campane, che si trova sulla sinistra della Basilica di San Pietro, è considerato uno dei tre ingressi dello Stato del Vaticano ed è sorvegliato dalla Guardia Svizzera Pontificia. L'Arco delle Campane è considerato uno dei tre ingressi dello Stato del Vaticano ed è sorvegliato dalla Guardia Svizzera Pontificia.

lunedì 8 ottobre 2007

Il pittore Pisani omaggia il Papa dipingendo ai suoi piedi un gatto :-)


«Un gatto sulla piazza di Ratzinger»

Donatella Trotta

«Viene da noi», il grande quadro di Gianni Pisani realizzato in tempi record quest’estate, in omaggio a papa Benedetto XVI per la sua imminente venuta a Napoli, è finalmente ultimato. Con tanto di firma, apposta a suggello della sua fatica dall’artista. «Ho intenzione di donare quest’opera al Cardinale Sepe, che rappresenta la Chiesa nella nostra diocesi e che mi ha sorpreso per la sua enorme carica comunicativa, per le sue azioni concrete a favore dei poveri, per le prove di affetto carnale che offre a Napoli: città con la quale mi arrabbio spesso e litigo ma con cui faccio sempre pace, perché in fondo la amo. Profondamente», afferma Pisani, esausto ma euforico per i due mesi di lavoro indefesso che ha vissuto, dice, «quasi in trance, come un sogno goduto fino in fondo, dall’emozione iniziale della prova di affetto di papa Ratzinger per Napoli fino all’ultima pennellata». L’opera, tre metri e sessanta per tre, è nata «da un bisogno interiore» dell’artista e raffigura Benedetto XVI vestito di bianco, le braccia tese in alto come a salutare (o a pregare), sullo sfondo di una piazza Plebiscito metafisicamente vuota, ingigantita con una prospettiva grandangolare nella quale i basolati del selciato sembrano meridiani e paralleli del mondo. Rispetto alla bozza compositiva che «Il Mattino» anticipò il 31 luglio, c’è qualche piccolo cambiamento: le fasce variopinte che svettano accanto al pontefice, ripetendo la frase «Viene da noi», hanno colori più vividi nelle tonalità pastello; e i monumenti equestri della piazza non ci sono più.
Ma in compenso, sulla grande tela occhieggia, accoccolato in basso a destra ai piedi di Benedetto XVI, un placido e paffuto gatto bianco, gli occhi scintillanti dello stesso verde del ciondolo che pende dal suo collarino. Il perché del cambiamento lo spiega l’artista stesso, divertito dalla coincidenza tra le sue passioni feline e quelle del Pontefice: «Ai primi di agosto, due giorni dopo l’uscita in anteprima sul ”Mattino” della notizia che stavo lavorando a questa tela in omaggio a papa Ratzinger, ha bussato alla mia porta un sacerdote inviato dal Vaticano per vedere il quadro. L’ho accolto un po’ sorpreso, lui si è accomodato nello studio e abbiamo iniziato a parlare dell’opera. A un certo punto mi ha detto: ”Sa, quando Joseph Ratzinger è stato eletto al soglio pontificio la prima cosa di cui si è preoccupato nello sconcerto generale è stata l’organizzazione delle gabbiette per il trasferimento dei suoi due amati gatti”». Pisani ha subito pensato ai suoi tre pingui e placidi micioni, «che - racconta - se ne stavano per fatti loro in un’altra stanza. Ma la sorpresa più grande è stata quando il sacerdote mi ha detto: ”Le devo chiedere un grosso favore: maestro, faccia il possibile, raffiguri un gatto in piazza del Plebiscito!”. E così ho dovuto rivedere tutta la struttura e la composizione del quadro, rinunciando ben volentieri ai cavalli che avevo abbozzato per lasciare il posto al gatto, che è poi il mio Cinco, e assecondare così il desiderio del Vaticano». Ma come far vedere al Pontefice, in arrivo il 21 ottobre, l’opera? La collocazione più probabile, secondo fonti della Curia, potrebbe essere il Seminario ai Colli Aminei, una delle tappe della breve visita di Benedetto XVI; ma Pisani aspirerebbe a uno spazio nella chiesa di San Francesco di Paola: «Proverei la stessa gioia che ho avuto separandomi dalla Madonna che ora è nella basilica della Sanità», spiega. Intanto, Pisani sta già lavorando alla sua prossima grande antologica in programma il 23 novembre, nella nuova galleria di Francesca di Transo in piazzetta Nilo. Titolo: «Il viaggio», 50 opere tra quadri e sculture composte negli ultimi due anni che testimoniano l’itinerario esistenziale e artistico dell’artista.

© Copyright Il Mattino, 7 ottobre 2007

giovedì 4 ottobre 2007

Il gattone Chico racconta ai bambini la vita di Papa Benedetto


Vedi anche:

SERVIZIO DI SKYTG24

Attenti al gatto...del Papa :-)


Un gatto racconta la vita del papa

di Simona Santi

Un libro molto particolare: "Joseph e Chico. Un gatto racconta la vita di papa Benedetto XVI" (di Jeanne Perego con illustrazioni di Donata Dal Molin Casagrande - Edizioni Messaggero Padova).

"Quante cose vengono scritte e dette tutti i giorni sul Papa! Ma qui voi, cari ragazzi, trovate una biografia diversa dalle altre perché a raccontarla è un gatto, e non capita tutti i giorni che un gatto consideri il Santo Padre suo amico e si metta a scrivere la sua storia": è questa la prefazione di don Georg Gaenswein, segretario particolare del Papa, in un libro molto particolare: "Joseph e Chico. Un gatto racconta la vita di papa Benedetto XVI" (di Jeanne Perego con illustrazioni di Donata Dal Molin Casagrande - Edizioni Messaggero Padova).

"La storia del mio amico inizia il 16 aprile 1927 in una notte freddissima - racconta Chico -. Alle 4.15 di quel mattino nella casa al numero 11 della piazza principale di Marktl sull'Inn, qui in Baviera, nacque Joseph Aloisius Ratzinger". Chico racconta l'infanzia del piccolo Joseph, i primi studi, gli anni del seminario, la guerra e la prigionia, la laurea all'università e l'ordinazione sacerdotale a Frisinga, il 26 giugno 1951, cui seguirono gli anni dell'insegnamento e il trasferimento nella casa di Pentling.

"Ecco perché ci siamo conosciuti - racconta il gatto Chico - sai come ho fatto a capire che lui è un grande amico di noi gatti? Perché nel suo giardino ha fatto mettere una scultura che rappresenta un gatto. Se ci fosse stata una statua di un cane mi sarei guardato bene dal mettere una zampa in quel giardino! Ora Joseph Ratzinger non è più solo il mio amico, ma anche il grande amico e la guida di tutti i cattolici!".

Con un linguaggio colorito e divertente l'autrice Jeanne Perego fa raccontare a questo simpatico micio la vita del giovane Joseph fino alla sua elezione a Pontefice il 19 aprile 2005. Quando il 19 aprile 2005 Joseph Ratzinger è diventato Papa - spiega l'autrice - ero a Frisinga, uno dei luoghi in cui egli ha studiato e insegnato e dove è stato ordinato sacerdote. Lì mi è venuta l'idea di scrivere una guida ai luoghi di origine di Joseph Ratzinger e da quel lavoro è nata l'idea di questo libro: una biografia di Ratzinger per i ragazzi. Si trattava allora di trovare una chiave narrativa adatta ai miei futuri lettori e mi è venuto in mente il gatto, Chico, che la stampa di tutto il mondo aveva etichettato come 'il gatto del Papa'. Sono andata a conoscerlo in un appuntamento con i suoi simpatici e gentilissimi padroni, quelli veri, che mi hanno raccontato la relazione tra il Papa e quel gattone rossiccio.

© Copyright Korazym

lunedì 1 ottobre 2007

Una Messa per il Papa in San Pietro il 10 ottobre...


Grazie alla nostra Gemma possiamo leggere questo interessante articolo per Style Magazine del Corriere della sera.
R.

L’organo del Papa

di Alessandra Borghese

Erano centinaia di anni, dai tempi di Anton Bruckner, che non veniva composta una messa dedicata ad un pontefice. La prima assoluta di Tu es Petrus, realizzata appositamente per Benedetto XVI, ha avuto luogo nella cattedrale di Santa Hedwig a Berlino lo scorso aprile per festeggiare gli 80 anni di papa Ratzinger, presente tra gli altri anche il Cancelliere Angela Merkel.
Il prossimo 10 ottobre, nella Basilica di San Pietro a Roma, sarà riproposta per una prima italiana la messa dedicata al Papa. L’ideatore di questo particolare progetto sinfonico è Wolfgang Seifen, organista di fama, già studente del rinomato coro dei Regensburg Domspatzen di cui Georg Ratzinger (fratello maggiore di papa Benedetto XVI) per circa venti anni è stato il Maestro di Cappella.
Tu es Petrus verrà eseguita da 240 musicisti tra orchestra e coro, tutti studenti dell’Università di Humboldt di Berlino, nessun professionista, molti i non cattolici, alcuni addirittura atei. Un progetto quindi anche con una forte valenza spirituale.

© Copyright Style Magazine

A "Gesu' di Nazaret" il Gran Premio Capri San Michele 2007


E il «San Michele» va a Papa Ratzinger

DONATELLA TROTTA Capri.

A «Gesù di Nazaret», il best seller di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, edito da Rizzoli e tradotto in più lingue, va il Gran Premio Capri San Michele 2007. Lo ha annunciato ieri ad Anacapri, in apertura della cerimonia di premiazione in piazza San Nicola, Raffaele Vacca, presidente dell’Associazione di Varia Umanità che da 24 anni promuove l’iniziativa culturale. «È un libro - questa la motivazione di Vacca - che illumina le precedenti opere di Ratzinger, con semplicità di linguaggio e presentando senza pretese magisteriali il Cristo storico, dona nuovo senso al diffuso bisogno di Dio, rivelando come la fede si fondi su una storia vera». Il conferimento del premio, si è appreso, avverrà «secondo modalità che saranno indicate dal Papa». Finora, il Gran Premio Capri San Michele era stato conferito solo a Giovanni Paolo II nel 2002, per il suo volume «Strade d’amore» (Bompiani). La notizia è stata accolta con soddisfazione dal parterre presente alla cerimonia, allietata dagli interventi musicali della pianista Maria Sbeglia, del violinista Amedeo Bagnasco e dei maestri Vincenzo De Gregorio e Mario Bindi. Sul palco, si sono così alternati i 18 vincitori delle varie sezioni, scelti da una giuria presieduta da Francesco Paolo Casavola e composta da Grazia Bottiglieri Rizzo, Vincenzo De Gregorio, Marta Murzi Saraceno, Lorenzo Ornaghi, Ermanno Corsi e Raffaele Vacca (segretaria Fabiola Vacca): tra essi, il cardinale William Levada, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Giovanni Bazoli, presidente di Banca Intesa San Paolo e l’industriale parmense Marco Rosi (nella sezione Varia Umanità); Lucia Annunziata (premio De Feo per il giornalismo); Franco Nobili, già presidente dell’Iri (premio Tiberio). E ancora, Paola Bignardi e Carlo Cardia, per il contributo sulle sfide del laicato; Mirella Ferrari, Pietro Zerbi ed Ernesto Preziosi che hanno raccontato Ezio Franceschini nel centenario della morte; Fabio Zavattaro, che con Savino Pezzotta e il libro sui cattolici e la politica, ha delineato uno scenario in evoluzione. Tra le novità del Premio, la Campanella di San Michele, riconoscimento assegnato, tra gli altri, a Grazia Bottiglieri Rizzo, appena nominata cavaliere del lavoro.

© Copyright Il Mattino, 30 settembre 2007


Vedi anche:

"GESU' DI NAZARET" DI JOSEPH RATZINGER-BENEDETTO XVI