giovedì 21 giugno 2007

Lo "sguardo Borghese" sull’uomo Ratzinger


“GLI INCONTRI DEL CARLINO”

Lo sguardo Borghese sull’uomo Ratzinger

Sala gremita per la scrittrice

«C’ERO ANCH’IO alla Messa “riparatrice” in San Luca... la Basilica era gremita di persone, ma purtroppo sono dovuta andare via prima della fine». E poi cita il Papa Alessandra Borghese, ospite l’altra sera dell’ultimo degli “Incontri del Carlino” rispondendo a una domanda di Giancarlo Mazzuca, direttore di QN e de ‘il Resto del Carlino’ che l’intervistava. «In un incontro a Verona in cui ha fatto una breve analisi della nostra società, il Papa, secondo me ha detto le parole giuste. Da un punto di vista il popolo italiano è attratto da una società menefreghista, materialista, liberalista e consumista, dall’altro comunque la fede è ben radicata, grazie alle parrocchie, e c’è molta devozione. Benedetto XVI crede che l’Italia possa essere il baluardo della rievangelizzazione dell’Europa. Crede che il popolo italiano possa dimostrare una solida devozione come ha dimostrato al Family Day».
La domanda, ovviamente, riguardava l’offensiva contro la Chiesa, il Papa e i livelli blasfemi che sono stati raggiunti nell’ultimo periodo. L’incontro, introdotto dal presidente del Centro culturale “Manfredini”, Paolo Vestrucci, si è tenuto nella sala di rappresentanza della Banca di Bologna, l’Oratorio San Giovanni Battista dei Fiorentini in Corte de’ Galluzzi. In questa occasione la principessa Borghese ha presentato il suo ultimo libro Sulle tracce di Joseph Ratzinger (Edizioni Cantagalli), dove ripercorre la vita di quel ragazzo che poi diventerà cardinale nella sua città d’origine, Monaco di Baviera, e che sarà Papa con il nome di Benedetto XVI.

«Scoprendo la sua terra natale e la sua famiglia, si capisce che il percorso che ha fatto è stato sicuramente segnato dalla sua famiglia e dall’amore viscerale che ha sempre nutrito per quei luoghi, in cui torna appena possibile. E’ una persona che crede in tre valori fondamentali: la famiglia come simbolo del nucleo della società, la fede e la tradizione per le festività».

La scrittrice, nell’occasione, ha ricevuto da Mazzuca la moneta “Carlino d’oro” e una targa che riproduce la prima pagina del primo numero del nostro giornale. E l’amica Patrizia Sturiale Trimarchi le ha consegnato l’anello simbolo del premio nazionale Profilo Donna, che si è aggiudicata per le sue doti di giornalista e scrittrice nei giorni scorsi. Prima dell’incontro pubblico si era tenuto un cocktail, strettamente ad inviti, in onore della scrittrice al ristorante Neoclassico del Royal Hotel Carlton.
Carlotta Fabbri

Quotidiano nazionale (Bologna), 21 giugno 2007

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