domenica 8 luglio 2007

Il Papa in Cadore: i preparativi e la lettera del cardinale Scola


PAPA/ DA DOMANI BENEDETTO XVI IN VACANZA TRA MONTI E LIBRI
A Lorenzago fino al 27. Anno scorso finì primo volume su Gesù

Città del Vaticano, 8 lug. (Apcom) - Concluso un tour-de-force di lavoro ed impegni durante il quale, nel giro di poche settimane, ha promulgato due provvedimenti di sua iniziativa (Motu proprio sulla 'legge elettorale' del Conclave e sulla messa in latino), ha deciso nomine del calibro del cardinale Jean-Louis Tauran al pontificio consiglio per il dialogo interreligioso ed ha dato alle stampe una impegnativa lettera ai cattolici cinesi che riapre i giochi diplomatici tra la Santa Sede e il paese del Dragone, papa Benedetto XVI da domani inizia un periodo di villeggiatura tra le montagne di Lorenzago di Cadore.

"L'aria di montagna mi farà bene e potrò dedicarmi più liberamente alla riflessione e alla preghiera", ha spiegato oggi accomiatandosi dai pellegrini raccolti in piazza san Pietro per l'Angelus domenicale. E' noto, infatti, che il Papa è solito dedicare le sue vacanze al riposo, sì, ma senza rinunciare all'attività intellettuale. L'anno scorso in estate portò a compimento la stesura del primo volume del libro 'Gesù di Nazaret', un testo che ripercorre la vita di Cristo dal battesimo nel fiume Giordano alla trasfigurazione. Rimane ora il secondo volume da scrivere, che sarà dedicato all'infanzia di Gesù e al mistero pasquale, e con ogni probabilità Benedetto XVI vi porrà mano - o quanto meno vi dedicherà riflessioni e letture - dalle montagne del bellunese. Amante della musica classica e sacra, il Papa è poi solito passare una parte del suo tempo libero al pianoforte. Il tutto, inframezzato di qualche camminata sempre accompagnato dal suo segretario personale Georg Gaenswein.

Per i primi due anni del suo pontificato, Ratzinger, che quest'anno ha compiuto ottant'anni, aveva scelto le montagne valdaostane di Introd, a Les Combes. Un luogo dove, peraltro, le cronache hanno riferito, nei mesi scorsi, della decisione del parroco, don Paolo Curtaz, 41 anni, di lasciare il suo incarico per "un anno di riflessione" dopo aver ammesso in privato di essere papà di una bambina di 3 anni. Benedetto XVI aveva scelto la Val D'Aosta sulle orme di Giovanni Paolo II, e lo stesso motivo ha dettato la scelta di Lorenzago di Cadore, dove Wojtyla aveva trascorso le sue vacanze per sei volte negli anni 1987-1988, 1992-1993, 1996, 1998. Papa Ratzinger soggiornerà nella Casa della Diocesi di Treviso adiacente al Castello di Mirabello (che ospiterà il corpo della gendarmeria e il personale).

La partenza da Roma è prevista per domani mattina, dall'aeroporto di Ciampino. All'aeroporto di Treviso-Istrana, alle 11.30, lo accoglieranno Giancarlo Galan, presidente della regione Veneto, il vescovo di Treviso, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ed altre autorità civili e religiose locali. Il Papa proseguirà per Lorenzago in elicottero, con arrivo previsto alle ore 12.00. Nel luogo dell'atterraggio accoglieranno il Santo Padre mons. Giuseppe Andrich, vescovo di Belluno-Feltre, il prefetto di Belluno Raimondo Provvidenza, il sindaco di Lorenzago, Mario Tremonti, mons. Renzo Marinello, vicario foraneo del Cadore e don Sergio De Martin, Parroco di Lorenzago. Benedetto XVI lascerà il Veneto il 27 luglio in serata e si trasferirà subito nella residenza estiva di Castel Gandolfo, sui Colli Albani. Le udienze generali sono dunque sospese fino al mercoledì primo agosto, mentre il Papa reciterà l'Angelus di domanica 15 luglio dalla residenza del Castello di Mirabello e quello di domenica 22 luglio dalla piazza Calvi di Lorenzago.


Grande attesa per il soggiorno cadorino del Santo Padre. Ad accoglierlo i bambini del paese in abiti tradizionali. Domenica 15 il primo Angelus

Arriva Papa Ratzinger, Dolomiti in festa

Benedetto XVI atterrerà domani a Istrana per poi volare in elicottero a Lorenzago dove si fermerà fino al 27 luglio

Tutto è pronto a Lorenzago di Cadore per accogliere Papa Benedetto XVI. In una vacanza che sarà sotto il segno del riposo. In totale stile monastico, insomma. Certo non ci si deve aspettare il ritmo che fu di papa Giovanni Paolo II, con uscite frequenti dalla residenza del Castello di Mirabello e lunghe passeggiate all'ombra delle Dolomiti.

Il Santo Padre arriverà da Roma all'aeroporto trevigiano di Istrana domani alle ore 11.30 e da lì, immediatamente, ripartirà in elicottero per raggiungere Lorenzago alle 12 dove l'atterraggio è previsto ai campi da tennis. Ad accoglierlo ci saranno alcune autorità e bambini del paese che in abiti tipici cadorini (ed uno di foggia tirolese) gli consegneranno un messaggio di benvenuto porgendogli un omaggio floreale. Dal profumo tutto di montagna sarà un mazzo composto di rododendri e gigli di San Giovanni. Dopo questo primo saluto il pontefice, con un corteo di auto, salirà lungo la strada che porta alla frazione di Villapiccola e alla casetta dove alloggerà fino al 27 luglio, quando alle 17.30 ripartirà per Castelgandolfo. Lungo tutto il percorso il pontefice saluterà la gente che gli vorrà dare il benvenuto. Ed il paese, con il suo parroco don Sergio De Martin, è già in festa per questo: le finestre sono addobbate con fiori e bandiere e cartelli con messaggi d'augurio e di ben arrivato sono stato posti un poco dovunque. Messaggi che dicono "Ti vogliamo bene", "Grazie", "Benedetto colui che viene nel nome del Signore".

Anche alla villetta - di proprietà della diocesi di Treviso - non ci si è risparmiati per offrire una degna accoglienza. Nell'ottica della sicurezza. La Direzione Foreste della Regione Veneto ha provveduto, inoltre, a curare l'area intorno a Mirabello, sistemando i sentieri e il bosco adiacente. Tanto che Benedetto XVI avrà la possibilità di uscire dai sei ettari e mezzo che copre l'area recintata per passeggiare in percorsi appositamente ripuliti. In questo soggiorno Joseph Ratzinger si dedicherà alla preghiera, alla contemplazione, al pianoforte da pochi giorni giunto a Lorenzago, ma pure allo studio e alla scrittura. E solo due saranno i momenti pubblici di incontro con i fedeli. Domenica 15 luglio la spianata di fronte al Castello accoglierà mille persone per il primo Angelus recitato dal papa alle 12. Sarà la diocesi di Treviso a coordinare la mattinata, con il vescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato ad officiare la messa che sarà accompagnata dal coro e dall'orchestra dirette dal maestro Roberto Zarpellon di Asolo. Per il secondo Angelus l'organizzazione è affidata alla diocesi di Belluno-Feltre: quasi 4000 fedeli domenica 22 potranno assistere al rito celebrato dal vescovo Andrich nella piazza Calvi di Lorenzago con i malati che - grazie all'Unitalsi - avranno la possibilità di stare durante l'Angelus di mezzogiorno proprio vicino al pontefice. Prevedendo un grande afflusso, la Rai, in collaborazione con il Centro televisivo vaticano, ha deciso di installare un maxischermo sul retro della chiesa per aumentare la disponibilità di posti. Intanto questa sera alle ore 21 una fiaccolata di benvenuto si snoderà fra le vie del paese sul tema "La memoria del XX anno, l'attesa di Benedetto XVI". E a mezzogiorno, come avverrà anche domani, tutte le campane delle chiese della provincia in sorta di gioioso concerto suoneranno a festa per l'arrivo di Joseph Ratzinger. Che - ricordiamo - giunge per la terza volta in terra bellunese. Da giovane sacerdote, infatti, venne a Pedavena insieme ad altri tre confratelli spinto dal fatto che l'allora direttore della storica Birreria era un amico della sua famiglia. E nel Seminario Gregoriano d Belluno dormì nella camera che era quella abituale di monsignor Albino Luciani, all'epoca docente dei seminaristi.Più recentemente, il 16 e 17 ottobre 2004, in qualità di Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede l'allora cardinale Ratzinger presentò un libro al Centro di spiritualità e cultura "Papa Luciani" di Santa Giustina Bellunese, concelebrò in latino la messa nella Cattedrale di Belluno e salì pure in Nevegàl.

Oggi a mettersi in lista per ospitare il Papa ci sono numerose località. Ma sugli spostamenti del papa nulla trapela. C'è chi pensa che Benedetto XVI potrebbe recarsi sulla diga del Vajont o pregare al cimitero di Fortogna. Certo è che a livello di logistica ci si sta allertando su più fronti. A cominciare da Canale d'Agordo, paese natale di papa Albino Luciani, dove il senso d'attesa impregna l'aria. E dove si spera che il lavoro di sistemazione della piazzola per atterraggio di elicottero a cui si lavora in località "I Forn" non sia per nulla. «Qualche visita la farà - glissa il vescovo Andrich - ma improvvisata, altrimenti i momenti privati diverrebbero momenti pubblici».
Daniela De Donà

© Copyright Il Gazzettino del nordest, 8 luglio 2007


Beatissimo Padre,noi tutti, donne ...

Beatissimo Padre,noi tutti, donne e uomini del Nord-Est, siamo orgogliosi di poterLa ospitare per qualche giorno di meritato riposo nelle nostre terre. Potrà godere, ancora una volta, del fascino delle Dolomiti, autentiche cattedrali della natura, ammirare le numerose sfumature dei riposanti "verdi" dei nostri boschi. Guardare i fiori, ascoltare gli uccelli. Incontrare persone, anche se La assicuriamo di essere ben consapevoli che il nostro primario dovere di ospiti sarà quello di lasciarLa, per così dire, in pace.Meno ovvio forse è l'interrogarci sulla responsabilità che viene a noi, nel Nord-Est, da questa Sua scelta preferenziale. Non solo quella di aver preparato e di curare al meglio l'accoglienza per un ospite tanto illustre. In questo le Diocesi di Treviso e di Belluno, e tutte le Autorità civili e militari, si sono distinte e continueranno a farlo con la passione e la perizia ben note.
Mi riferisco alla responsabilità di fronte alla vita personale e sociale che ognuno di noi intuisce scaturire da questo Suo soggiorno a Lorenzago.Come può il Successore di Pietro, presente fisicamente in mezzo a noi, non esercitare, con questa Sua sola presenza, una benefica pro-vocazione ad interrogarci sul senso della nostra vita? E come è possibile, in queste nostre terre, anche solo lasciar affiorare questa domanda senza che si affacci al nostro cuore la dolce figura di Cristo, quella di sua Madre la Santissima Vergine, di tanti Santi, in una parola della Chiesa stessa?

Santità,non vogliamo perdere questa grande occasione di crescita dolcemente accompagnati dalla vicinanza del Successore di Pietro.

La Sua preghiera ci aiuterà. Noi Le assicuriamo la nostra

Buone vacanze
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Angelo Scola

*patriarca di Venezia

© Copyright Il Gazzettino del nordest, 8 luglio 2007

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