venerdì 15 giugno 2007

Fatima: se ne parla stasera a "Porta a Porta"


(nella foto l'allora cardinale Ratzinger a Fatima)

DEVOZIONE MARIANA

In tv i fogli del «terzo segreto»

Bertone stasera a «Porta a Porta» racconta Fatima

Da Roma Salvatore Mazza

Si potrà vedere stasera, per la prima volta in televisione, l'originale della lettera - completa della serie di buste che la contengono - sulla quale suor Lucia Dos Santos, la terza dei pastorinhos di Fatima, annotò la terza parte del "segreto" rivelato loro dalla Madonna. A mostrarlo sarà il cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, nella puntata di Porta a Porta in onda stasera e registrata ieri, dedicata ai novant'anni dall'apparizione.
La lettera, il cui contenuto era stato rivelato nel 2000 per volontà di Giovanni Paolo II, e della quale erano state diffuse in quell'occasione alcune fotografie, sarà come detto mostrata in originale per la prima volta, assieme ad altri documenti inediti che documentano la vicenda. «Sarà una puntata molto ricca - anticipa ad Avvenire Giuseppe De Carli, responsabile della struttura Rai Vaticano - dove di certo non si parlerà solamente delle questioni sollevate da chi mette ancora in dubbio il fatto che il cosiddetto "Terzo Segreto" non sia stato in realtà del tutto rivelato», ma dove piuttosto «si cercherà di vedere il significato di Fatima nel suo insieme». Il cardinale Bertone, che il prossimo 13 ottobre sarà nel santuario portoghese a chiudere le celebrazioni del 90° anniversario, ha scritto di recente, in collaborazione con De Carli, un libro dal titolo L'ultima veggente di Fatima - I miei colloqui con suor Lucia. «Si voleva far conoscere la vita e la personalità di Suor Lucia - spiega De Carli - tutto il processo che ha portato nel 2000 alla rivelazione della parte ancora nascosta del segreto, che ha preso le decisioni e chi no, e in buona sostanza far capire come questa suora carmelitana abbia inciso sulla vita di un Papa. Un libro che, in larga misura, per Bertone è anche una sorta di testimonianza personale: fu lui infatti, all'epoca non ancora cardinale e segretario della Congregazione della Dottrina della Fede il cui prefetto era il cardinale Joseph Ratzinger, a gestire la parte esecutiva del lungo e delicato processo che avrebbe portato alla rivelazione del segreto, a iniziare dai colloqui con la veggente. «Nel libro - osserva De Carli - c'è poi ancora molto più, compresa una cronologia degli eventi accuratissima, finendo con l'entrare fin nel pontificato di Benedetto XVI. La parte dedicata alle "contestazioni" - chiarisce il giornalista - occupa in realtà solo due pagine, aggiunte lo scorso dicembre, quando il testo era già pronto, per ribattere ai dubbi che proprio in quel periodo alcuni autori stavano sollevando sulla trasparenza di quell'operazione del 2000. E che i documenti della Congregazione che oggi il cardinale farà vedere a tutti dimostrano invece molto bene». Non a caso lo stesso Benedetto XVI, nell'introduzione al libro che ha voluto scrivere personalmente, Benedetto XVI definisce «un tempo di luce» il momento in cui Wojtyla decise di far conoscere a tutti il contenuto del terzo segreto, «non solo perché il messaggio poté così essere conosciuto da tutti, ma anche perché veniva così disvelata la verità nel confuso quadro delle interpretazioni e speculazioni di tipo apocalittico che circolavano nella Chiesa, creando turbamento fra i fedeli più che invitarli alla preghiera e alla penitenza».

Avvenire, 31 maggio 2007

Nessun commento: