martedì 19 giugno 2007

Giorello: Pretendere che Ratzinger non faccia il suo mestiere è curioso


Giulio Giorello commenta il libro con Affari. "Pretendere che Ratzinger non faccia il suo mestiere è curioso..."

Giulio Giorello

"Pretendere che Ratzinger non faccia il suo mestiere è curioso". Giulio Giorello, docente di Filosofia della Scienza all'Università degli studi di Milano, commenta con Affari la figura del Papa e la sua 'filosofia'. "Credo che il relativismo sia uno strumento importante per un mondo più civile e rispettoso, ma essere relativisti significa anche comprendere posizioni 'assolutistiche' come quella del Papa. Che gli 'assoluti' delle varie filosofie possano scontrarsi liberamente".

Nel libro del professor Martelli* si parla di Ratzinger e della sua 'filosofia' e si teorizza un relativismo democratico...

"E' un libro di alto impegno cvile. La proposta dell'autore è più che ragionevole: il relativismo democratico, ovvero il saper riconoscere il valore di correnti di pensiero e filosofie differenti dalla nostra, è un ottimo strumento per un mondo più civile e rispettoso della diversità".

Come si conciliano il relativismo e la pretesa della filosofia di cercare la verità?

"Sono sempre esistite e devono esistere delle filosofie che esprimono la verità sul mondo. E' vero, la filosofia è pensiero critico e autocritico radicato a una determinata contingenza storica, ma non può essere identificata col relativismo".

I Dico, ora il gay pride. Come è possibile il dialogo?

"Voglio parlare filosoficamente. La filosofia è in costante tensione tra sapere, affermare una verità, o non sapere, porsi delle questioni. Lasciamo che esistano tendenze e 'pensieri differenti' senza chiedere a nessuno di rinunciare al proprio credo. Mi viene da dire: che gli 'assoluti' emergano e si scontrino liberamente. La tensione tra il sapere e non sapere è insita nella filosofia e nella religione. Martin Lutero ad esempio è colui che constata la finitezza umana ma poi rivela delle verità. L'Islam, in tutta la sua linea eterodossa, è molto relativista".

Esempi nella storia della filosofia?

"Pensiamo a Platone, Aristotele. Ci sono stati 'filosofi assoluti' molto importanti. Platone è stato considerato un grande assolutista, filosofo totalitario. E' la lettura data dagli autori liberali britannici nell'800, della quale risente tutto l'attacco a Platone che culmina poi nel 900 con Karl Popper in 'La società aperta e i suoi nemici'. Ma c'è anche un Platone accademico, più scettico, che mina le certezze assolute e solleva problemi, attraverso la figura di Socrate. Lo stesso avviene con Hegel, Husserl e Heidegger".

E Ratzinger?

"Pretendere che Ratzinger non faccia il suo mestiere è curioso. Ha un pensiero preciso per cui la verità è raggiungibile in un modo preciso. Lui predica una felice congiunzione di fede e ragione, 'fides et ratio' per dirla con Giovanni Paolo II. Quindi rivelazione ed esercizio razionale su se stessi. E' una posizione ineccepibile. Guai se un relativista imponesse agli altri una posizione. Sono invece insopportabili certe caricature del pensiero di Ratzinger fatte dai Teocon, sui quali si scaglia anche Martelli. E il fatto che uno di questi sia stato presidente del Senato, non migliora la situazione. Marcello Pera è un filosofo mediocre e teologo ignorante. Non metterei Ratzinger sullo stesso piano. Se dovessi fare una crociera non la farei mai con Pera, ma con Ratzinger sì e mi divertirei anche..."

Virginia Perini

Affari italiani

* Michele Martelli e' l'autore del libro "Senza dogmi". L'antifilosofia di Papa Ratzinger.

Mai un Papa aveva suscitato tanto interesse nei suoi oppositori :-)
Raffaella

1 commento:

francesco ha detto...

d'accordissimo: la banalizzazione di marca teocon (alla pera, giustamente, ma anche alla baget bozzo) del papa è davvero insopportabile
francesco