domenica 24 giugno 2007

Il Papa in Cadore: qualche indiscrezione


Prendono forma gli impegni del Papa a Lorenzago.
Credo che, ancora una volta, dobbiamo essere grati al Santo Padre che, forse, dedichera' parte delle sue vacanze alla scrittura della seconda parte di "Gesu' di Nazaret".
Saranno vacanze di studio ma, speriamo, anche di riposo :-)

Raffaella


Ratzinger arriverà a Lorenzago la mattina del 9 luglio e ripartirà venerdì 27: «La nostra provincia in risalto nel mondo»

Il Papa incontrerà i sacerdoti

Oltre ai due Angelus è uno dei momenti clou delle vacanze
Sono stati realizzati nuovi sentieri attorno alla casa che lo ospiterà Lorenzago prepara molte iniziative


BELLUNO. Due Angelus pubblici, uno nel castello di Mirabello per la diocesi di Treviso e uno in piazza Calvi a Lorenzago per la diocesi di Belluno. Ma anche un incontro con tutti i sacerdoti delle due diocesi, in una chiesa (capiente a sufficienza per contenere 600-800 sacerdoti) o forse al centro Papa Luciani di Santa Giustina. E poi qualche visita privata, tra le tante che sono state richieste e proposte. Le vacanze del Papa saranno «monastiche» e blindate. Ma la sua presenza si sentirà perfettamente.
L’incontro con tutti i sacerdoti delle due diocesi «è un momento che abbiamo molto a cuore», spiega il vescovo di Belluno Andrich, durante la conferenza stampa di presentazione del programma delle vacanze di Benedetto XVI.
E’ successo l’anno scorso in Valle d’Aosta, ma i numeri questa volta sono molto superiori. Duecento i sacerdoti bellunesi, tre volte tanto quelli trevigiani: ci vuole un posto adeguato per contenerli. Una chiesa, dice il vescovo. Quale, ancora non si sa. Ma potrebbe essere anche l’anfiteatro del centro Papa Luciani.
I momenti pubblici saranno comunque pochissimi. L’arrivo del Papa è previsto per lunedì 9 luglio. Alle 11.30 arriverà all’aeroporto di Istrana, da lì partirà in elicottero per raggiungere Lorenzago alle 12. Chi sarà presente ad accoglierlo?
«Gli inviti vengono fatti direttamente dal Vaticano» precisa il vescovo. Ci saranno sicuramente le massime autorità regionali e provinciali.
«Il Papa viene per riposare e studiare» aggiunge Andrich. Saranno quindi vacanze molto diverse da quelle di Giovanni Paolo II. Le passeggiate saranno limitate all’area del Castello di Mirabello.
«Sono stati approntati dei nuovi sentieri attorno alla casa che lo ospita» aggiunge l’alto prelato. «E anche la casa è stata ristrutturata e ampliata».
Nessuno stupore per le reti che vengono innalzate proprio in questi giorni anche in mezzo al bosco. «E’ opportuno che venga garantita la sua riservatezza» spiega infatti monsignor Andrich. «Giovanni Paolo II era fuori quasi tutto il giorno, impegnato nelle escursioni, mentre Benedetto XVI resterà quasi sempre nella casa della diocesi di Treviso».
Le uscite pubbliche sono due. La prima il 15 luglio, per l’Angelus che sarà recitato nell’area del Castello di Mirabello. L’organizzazione è affidata alla diocesi di Treviso. La recita dell’Angelus, alle 12, che sarà trasmessa in mondovisione, sarà preceduta dalla messa, a cui il Papa non parteciperà, che sarà celebrata dal vescovo di Treviso Andrea Bruno Mazzocato. La domenica successiva tocca alla piazza di Lorenzago ospitare l’Angelus. Questa volta l’organizzazione sarà curata dalla diocesi bellunese e la messa che precede la recita sarà celebrata dal vescovo di Belluno Giuseppe Andrich.
Il Papa ripartirà per Roma venerdì 27 luglio, alle 17.30.
Ratzinger sarà circondato da una ventina di persone della sua delegazione, oltre che dall’apparato di forze dell’ordine che verrà messo in campo per garantire la sua sicurezza e la sua riservatezza.
E le visite private? Andrich ammette che ci sono state molte richieste di incontrare il Papa. Si è parlato nei giorni scorsi di una visita a Canale d’Agordo e di un incontro con Edoardo Luciani.
Il vescovo di Belluno spiega di non conoscere i programmi, in questo senso, di Ratzinger: «Se accadrà qualcosa di simile, avverrà all’improvviso». Nulla di ufficiale, di pubblico e di annunciato per tempo, dunque.
Molti anche i doni che si stanno preparando da consegnare a Benedetto XVI. Si sono mossi scultori, pittori, ma anche tanta gente comune. Anche in questi casi le proposte saranno vagliate dall’entourage del Papa. Di sicuro si sa solo del volume che sarà consegnato dai Comuni del Cadore. Intanto a Lorenzago si lavora per prepararsi alla presenza di Ratzinger.
«Già da alcune settimane - spiega il parroco don Sergio De Martin - la comunità si riunisce ogni settimana per un’ora di preghiera nella chiesa parrocchiale: è un momento molto partecipato e coinvolgente». Questi incontri continueranno anche per le tre settimane di permanenza del Papa a Lorenzago.
E a Lorenzago si è costituito un comitato tra il Comune e la parrocchia, formato anche da volontari che ha predisposto un calendario molto ricco di manifestazioni e iniziative, con messe ma anche concerti, presentazione di libri, fiaccolate.
«Il nostro atteggiamento in questi giorni intensi - dice ancora il parroco - è quello di predisporci non tanto a incontri diretti o comunitari, ma a cogliere i benefici spirituali che la solo presenza di Benedetto XVI in mezzo a noi sta già arrecando».

© Copyright Corriere delle Alpi, 24 giugno 2007


MESSAGGIO DI ANDRICH

«La sua presenza pone in risalto al mondo intero la nostra provincia»

BELLUNO. Il messaggio del vescovo Giuseppe Andrich: «Saluto tutti gli ospiti che sono giunti tra noi, nella terra delle Dolomiti, per dei giorni di vacanza. Le nostre comunità parrocchiali sono liete di accogliere i tanti ospiti che si rendono disponibili ad animare momenti di spiritualità e contemplazione e che sentono forte il senso di appartenenza alle nostre comunità cristiane. Papa Benedetto XVI è la presenza che pone in risalto agli occhi del mondo intero la nostra Provincia dolomitica: ci onora e ci privilegia. Per le comunità cristiane è una vicinanza fisica che aiuta a sentire la verità di quell’invito che Albino Luciani continuava a proporre: “Non stacchiamoci dalla roccia”, e la roccia è Pietro. Sono riconoscente per i numerosi programmi di preghiera che la parrocchia di Lorenzago, l’arcidiaconato del Cadore e la diocesi intera hanno previsto in preparazione e durante la permanenza del Papa. Un apprezzamento grato a chi ha seguito le indicazioni, date fin dal primo annuncio di questa eccezionale presenza: rispettiamo il riposo e i ritmi di vita che avrà il Papa. La recita dell’Angelus a Lorenzago, il 15 e 22 luglio, è sentita dalla nostra Diocesi come momento di partecipazione alla preghiera della Chiesa universale, ascoltando quelle parole che egli pronuncerà, attente sempre a gravi drammi di popoli e persone».

© Copyright Corriere delle Alpi, 24 giugno 2007

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io spero di andare a Lorenzago per il secondo Angelus: Non abito lontanissimo e in cadore ho un amica che mi ospita ;->
A parte questa nota personale, spero che Benedetto pensi più a riposarsi che ha scrivere il suo secondo volume e che non stia sempre chiuso in casa!( Non fa troppo bene alla salute, lo so io che sto studiando come una matta per l'ultimo esame e la tesi).
In autunno gli impegni saranno, come immagino, tanti, e il Papa dev'essere ben riposato per affrontarli!

Anonimo ha detto...

Ciao Cindy, secondo me il Papa si "riposa" meglio quando puo' scrivere e leggere liberamente. Ciascuno di noi ha modi diversi per rilassarsi e credo che Benedetto ami molto occuparsi della sua "mente".
Raffaella

euge ha detto...

E' più che giusto che Papa Benedetto si riposi durante le vacanze ma, speriamo anche che si dedichi a scrivere la seconda parte del Gesù!!!!!!!!!!!!!
Ancora grazie Benedetto sempre con te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!