venerdì 15 giugno 2007
Il Papa e la Juve
Il Papa: «Felice per la promozione della Juve in A»
di Redazione
«Dobbiamo telefonare subito al cardinale Bertone - dice il Papa al suo segretario don Georg dopo la vittoria della Juve sull’Arezzo - per congratularci per la Juve promossa in A». O Benedetto XVI che durante il recente viaggio in Brasile evoca la telecronaca di Bertone da Marassi per la partita Sampdoria-Juve, nel 2004. O Bertone, venerdì per telefono, a Del Piero: «L’anno prossimo, mi raccomando, mi aspetto grandi soddisfazioni dalla Juve». Sprazzi di calcio visti dai sacri palazzi, raccontati dal cardinale Tarcisio Bertone ai microfoni di Radio vaticana e dalla Gazzetta dello Sport. Una conversazione amichevole tra il segretario di Stato e il presidente onorario della Juve, Giampiero Boniperti, accomunati dalla stessa passione. Fa gli onori di casa il direttore di Radio vaticana e della sala stampa del Papa, padre Federico Lombardi, che essendo di fede granata si è forse sentito in minoranza, confessa di tifare Toro e Boniperti replica: «Nessun problema. Comunque di dispiaceri gliene ho dati tanti». La chiacchierata, che l’emittente pontificia trasmetterà lunedì in «Non solo sport», si snoda non solo davanti ai microfoni, ma comincia nell’atrio e prosegue in ascensore e in corridoio prima di raggiungere gli studi di registrazione.
Il Giornale, 27 maggio 2007
«La Juve è in A» il papa chiama il tifoso Bertone
«Dobbiamo telefonare subito al cardinale Bertone – dice il Papa al suo segretario don Georg dopo la vittoria della Juve sull'Arezzo – per congratularci per la Juve promossa in A». O Benedetto XVI che durante il recente viaggio in Brasile evoca la telecronaca di Bertone al Marassi per la partita Sampdoria-Juve, nel 2004. O Bertone, ieri per telefono, a Del Piero: «L'anno prossimo, mi raccomando, mi aspetto grandi soddisfazioni dalla Juve». Sprazzi di calcio visti dai sacri palazzi, raccontati dal cardinale Tarcisio Bertone ai microfoni di Radio vaticana e a tutta pagina dalla «Gazzetta dello Sport». Una conversazione amichevole tra il segretario di Stato e il presidente onorario della Juve, Giampiero Boniperti, accomunati dalla stessa passione. Fa gli onori di casa il direttore di Radio vaticana e della sala stampa del Papa padre Federico Lombardi che, essendo di fede granata, si è forse sentito in minoranza. Boniperti replica: «Nessun problema. Comunque di dispiaceri gliene ho dati tanti: io con tredici gol sono il capocannoniere del derby». La chiacchierata, che l'emittente pontificia trasmetterà domani in «Non solo sport», si snoda non solo davanti ai microfoni, ma comincia nell'atrio e prosegue in ascensore e in corridoio prima di raggiungere gli studi di registrazione. Si parla di calcio a 360 gradi. E oltre agli esordi dell'attuale segretario di Stato come terzino, negli anni giovanili, si viene a scoprire che la finalissima della Champions, Milan-Liverpool ad Atene, il cardinale juventino l'ha seguita su un maxischermo in una «sala speciale della prima loggia» nel palazzo apostolico, «con un gruppo di suore tutte di lingua spagnola: ho dovuto spiegare un po' il gioco – racconta Bertone –, certo che tifavo Milan. Ma io seguo anche Luna Rossa... Come segretario di Stato dovrei essere super partes e avere un occhio anche per New Zeland e per il Liverpool, ma sono italiano e un po' di tifo ci vuole». Il porporato spiega anche perché i suoi «modelli sportivi» siano proprio Boniperti e Del Piero: «Per il dominio di sé, per la grande dignità, per la capacità di soffrire e di mettersi da parte nel momento giusto. Campioni in campo nel rispetto dell'avversario».
L'Eco di Bergamo, 27 maggio 2007
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