giovedì 14 giugno 2007

Il Papa visitera' la tomba di Sant'Agostino


La visita

•A VIGEVANO

Papa Benedetto XVI arriverà a Vigevano il prossimo 21 aprile.
Dopo aver celebrato la messa nel fantastico scenario architettonico di Piazza Ducale si trasferirà a Pavia

• A PAVIA

Il 22 aprile il Pontefice farà visita agli ammalati del Policlinico San Matteo, celebrerà l'Angelus agli «Orti Borromaici» e incontrerà gli studenti universitari.
Prima di ripartire per il Vaticano, Ratzinger pregherà sulla tomba di Sant'Agostino nella basilica di San Pietro in Ciel d'oro.

Corriere della sera, 31 marzo 2007


Sant'Agostino, i segreti dell'urna d'argento

La cassetta preziosa, voluta da re Liutprando, è stata restaurata per la visita del Papa

PAVIA — A vederla chiusa nel marmo, protetta dalle 150 statue dell'Arca, potrebbe sembrare una cassetta come tante altre. Quattro croci ingentiliscono i lati, mentre l'argento riluce a ogni colpo di sole che riesce a farsi largo tra le campate di San Pietro in Ciel d'oro. Quella «cassetta d'argento» è l'urna in cui dall'VIII secolo sono custodite le reliquie di Sant'Agostino. E da ieri la «cassetta» è tornata all'antico splendore dopo il restauro disposto dalla Sovrintendenza per la visita di Benedetto XVI. Per la prima volta dal tempo di Liutprando, re longobardo che portò le spoglie di Sant'Agostino a Pavia, l'urna è stata sottoposta — dicono le restauratrici — «a un delicato e minuzioso lavoro di manutenzione». Lunga 60 cm e profonda 40, l'urna è costituita da due parti unite tra loro da cerniere d'argento. All'interno della cassetta uno scrigno di vetro protegge le reliquie del santo, appoggiate su un cuscino di velluto color verde scuro.
«Malgrado i secoli trascorsi dalla sua realizzazione, l'urna era in un buono stato di conservazione — ha spiegato Letizia Lodi, che insieme a Lucia Miazzo ha curato i lavori di restauro per conto della Soprintendenza —. Più che di restauro parlerei di manutenzione. L'argento che compone a strati la cassetta, infatti, si è mantenuto integro nel tempo. L'unico problema di degrado lo abbiamo riscontrato all'interno, dove esistevano piccole tracce di corrosione. Problema comunque risolto con una protezione superficiale di cera microcristallina».
Nelle scorse settimane anche l'Università statale di Milano si è occupata dell'urna di Sant'Agostino avviando una serie di ricerche scientifiche sui metalli utilizzati per la realizzazione. «L'intento è quello di scoprirne la storia — spiega padre Giustino Casciano, priore del convento agostiniano —. Le spoglie di Sant'Agostino sono sempre state protette da questi pochi centimetri di argento. La cassetta nell'ottavo secolo ha affrontato il viaggio dalla Sardegna, dov'era rimasta dopo la morte del santo, fino alla corte di Liutprando. Il primo ad aprirla fu Benedetto VIII, che ordinò la ricognizione delle reliquie del santo nel 1022. Il 22 aprile un altro Papa, Benedetto XVI, renderà omaggio al santo pregando sulla sua tomba marmorea sotto il cielo d'oro di San Pietro. Il Papa è uno studioso di Agostino e a lui ha dedicato anche la sua tesi in teologia».
L'urna d'argento è stata restaurata assieme all'arca di Sant'Agostino, opera commissionata nel 1362 dal pavese Bonifacio Botticella (priore degli Agostiniani, poi vescovo di Lodi), grazie all'aiuto della Fondazione Cariplo e della Banca del Monte di Lombardia. «San Pietro in Ciel d'oro è tornata a splendere — conclude il priore —. Negli ultimi mesi i lavori di restauro non hanno interessato solo l'arca e l'urna. Gli specialisti della Sovrintendenza sono intervenuti sulle navate, sul tetto e sull'impianto di illuminazione. Insomma, ci siamo vestiti bene aspettando la visita del Santo Padre...».

Corriere della sera, 31 marzo 2007

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